Lunedì 8 ottobre, la tensione tra due grandi potenze si è raffreddata: il leader nordcoreano Kim Jong-un e il Segretario di Stato americano Mike Pompeo hanno concordato che organizzeranno un vertice sulla denuclearizzazione.
Gli esperti di mercato sono in attesa di un aumento dei tassi d’interesse.
Raphael Bostic, presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta, ritiene che si debba seguire una politica neutrale. Premendo senza sosta il pedale del gas o del freno, secondo Bostic, non si ottiene nulla di buono.
Nella foto: Per Rafael Bostic l'aumento dei tassi frenerebbe la crescita economica.
Un'oncia d'oro lunedì costava 1188 dollari.
L'Italia e Bruxelles continuano a discutere. Martedì 9 ottobre, lo scontro si è intensificato a causa della dichiarazione del vicepresidente del Consiglio dei ministri Matteo Salvini, che ha definito il presidente della Commissione europea un "nemico" dell'Europa.
Le perturbazioni nel mercato sono legate al debito pubblico in crescita dell'Italia e ai rischi relativi al Regno Unito.
Secondo gli analisti del Fondo Monetario Internazionale, gli indicatori deboli nella zona euro, le tensioni e le sanzioni della politica commerciale freneranno la crescita economica nel 2019.
Sullo sfondo della crescita della moneta unica europea, un'oncia d'oro martedì costava 1190 dollari.
Mercoledì 10 ottobre, Mohammed El-Erian, chief economic adviser di Allianz, avverte che la Banca Centrale Europea cambierà la scadenza per l'aumento dei tassi d’interesse. Secondo il noto analista, diciannove paesi dell'UE sono ancora vulnerabili a causa delle tensioni commerciali, dell'inflazione e della politica monetaria. El-Erian prevede un aumento dei tassi nell'estate del 2019.
L'analista di Fitch Solutions Sabrin Chowdhury ha detto che l'oro potrebbe recuperare una posizione di forza, tra alti e bassi, entro la fine del 2018.
Mercoledì scorso, l'oro valeva 1195 dollari l'oncia.
Giovedì 11 ottobre, il mercato è stato agitato dalle dichiarazioni critiche di Donald Trump sulle azioni della Fed. Il presidente degli Stati Uniti ha osservato che la colpa della caduta dei mercati risiede nella politica incoerente della Fed, che continua ad aumentare i tassi d’interesse. Il segretario di stato del Tesoro americano Steven Mnuchin e la direttrice del FMI Christine Lagarde, che sostengono il capo dello stato, credono che al momento "nulla di sorprendente stia accadendo".
Il rallentamento della crescita globale si riflette nel valore dell'oro. Giovedì un'oncia di metalli preziosi costava 1224 dollari.
Venerdì 12 ottobre, il rafforzamento della moneta unica europea continua sulla base dei protocolli della Banca Centrale Europea. Il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz ritiene che le relazioni tra gli Stati Uniti e l'UE non causino preoccupazione e non provochino un'intensificazione dei conflitti commerciali.
Il dollaro continua a fluttuare, e il valore dell'oro cresce.
Venerdì, il prezzo di un'oncia di metallo prezioso era di 1218 dollari.
Lunedì 15 ottobre, l'oro valeva 1222 dollari l'oncia.
Gli analisti credono che l'oro abbia superato la resistenza e ora sarà in grado di mostrare una forte crescita. In questo contesto, gli investitori si sono rivolti nuovamente al metallo giallo, confermando il valore dell'oro come risorsa sicura.
Peter Hugues, direttore di Kitco Global Trading, ha confermato di vedere importanti ragioni per la crescita dell'oro: il deficit di bilancio italiano, la Brexit e la situazione in Corea del Nord. Tutto ciò spinge in alto il valore del metallo giallo.
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